- Addebito della separazione per violenza domestica: l’ultimo provvedimento della Corte di Cassazione
- Addebito della Separazione: giurisprudenza
- L’Ordinanza n. 12662 del 9/05/2024 della Corte di Cassazione
- Il testo dell’Ordinanza
Addebito della separazione per violenza domestica: l’ultimo provvedimento della Corte di Cassazione
Con l’ordinanza numero 12662 del 9 maggio 2024, i giudici della Suprema Corte hanno confermato le sentenze di merito che avevano addebitato al marito la separazione coniugale richiesta dalla moglie con addebito della colpa al marito. Questo addebito è stato prevalentemente conseguente ad alcune violenze, seppur risalenti nel tempo, poste in essere quando la coppia si trovava già in una fase di conflittualità.
Addebito della Separazione: giurisprudenza
In merito all’addebito della separazione personale, è principio generale che il Tribunale debba verificare se siano stati posti in essere comportamenti coscienti e volontari in violazione dei doveri nascenti dal matrimonio. Questi comportamenti devono essere tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza coniugale (cfr. Cass. Civ. Sez. I n. 11922 del 22.5.2009). La pronuncia di addebito della separazione non solo presuppone la violazione dei doveri coniugali, ma anche un nesso causale specifico con la crisi coniugale: occorre cioè che essi siano il sintomo oltre che la causa di un dissidio esistente tra marito e moglie.
I comportamenti del coniuge, che sfociano in azioni violente e lesive dell’incolumità fisica dell’altro coniuge, rappresentano causa determinante dell’intollerabilità della convivenza, anche se risalenti nel tempo e malgrado l’altro coniuge possa aver contribuito ad esasperare la relazione (Cass. n. 6997/2018). Un unico episodio violento può essere sufficiente per l’addebito della separazione, in quanto tale comportamento è idoneo a sconvolgere definitivamente l’equilibrio relazionale della coppia, lesivo della pari dignità di ogni persona (cfr. Cass. n. 7388/2017).
L’Ordinanza n. 12662 del 9/05/2024 della Corte di Cassazione
Nel caso specifico, la Corte di merito ha accertato correttamente la violenza posta in essere dall’uomo nei confronti della donna, determinando il nesso causale con l’interruzione del rapporto coniugale. Per questo motivo, il ricorso dell’uomo è stato rigettato ed è stata confermata la sentenza che aveva dichiarato la separazione per colpa del marito.
Leggi qui il testo dell’ordinanza n. 12662 del 9/5/2024 della Corte di Cassazione